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Un angelo con la quinta elementare

Ho conosciuto una donnina stamani, di 76 anni, magrissima e un po’ curva, capelli corti e bianchi. Non si nota nemmeno, finché non ti dicono chi è: una missionaria laica, 31 anni in Ruanda. Io a fare gli esercizi, lei i massaggi distesa sul lettino; la mia stessa fisioterapista, una moretta ricciuta con occhi brillanti e verdi, una vera bellezza che mi fa sospettare sempre che gli uomini siano proprio ciechi. E non parlo del fascino esteriore: è grazie a lei, ai suoi colleghi e al Centro se in quel villaggio del paese tristemente noto sperduto nel cuore dell’Africa, hanno un asilo. Lo mantengono con spettacoli di beneficenza, con lotterie, e insomma ogni occasione è buona.

Lo so da tempo, ho visto le foto di tanto in tanto appese in bacheca; ma questa è un’altra cosa. La ascolto rapita raccontare, degli sbalzi sulla jeep, le testate sul soffitto, più di una volta è anche caduta… “ma che mi dicono, osteoporosi… ma se non mi sono mai rotta un osso, mai! Poi ora le strade le hanno un po’ sistemate, un po’… “ e ti guarda mica tanto convinta. Racconta dell’Aids che impazza, dei bambini che muoiono, di quel ragazzo anche lui laico arrivato da poco che non gli (VIDEO SUGGERITO DA Elsa Zantomioriesce proprio abituarsi, del diciannovenne tanto bravo con i computer anche lui malato, e “a chi fa l’effetto di diventare violento: lui no, si è chiuso”. E poi un altro abitante del villaggio, ha otto figli di cui una gravemente handicappata, che gli manca un pezzo di braccio e l’altro è orribilmente storpiato, la testa reclinata, non la possono operare perché è un punto delicato, lei ha cinque anni, ma “se vedesse com’è brava, ha imparato a bere dalla tazza anche con quei moncherini… l’hanno operata agli occhi, ce li aveva sempre rossi, aveva le ciglia in dentro, poi ce n’ha un’altra di figlie, ma quella era di sua sorella, i genitori sono morti e lui l’ha presa con sé; hanno qualche vacca, un pezzetto di terra…” “E la guerra…?” “Sì, certo, era dappertutto, ci hanno anche sparato… poi è venuto l’ONU e ci hanno portato via…”

Ti spiega quanto sia calmo il sacerdote, quanto sia bravo il ragazzo che li aiuta, e si dispiace che a lei ogni tanto scappi la pazienza…starei ad ascoltarla per ore, chiedo alla mia terapista se sarebbe possibile farle un’intervista, so poi io a chi darla, ma lei no, lei non vuole, si vergogna, dice che ha fatto la quinta elementare…

Non mi sono mai sentita così piccola. Io e i miei studi. Io e i miei libri. Io e la mia musica. Io e le mie poesie. Nulla in confronto alla luce abbagliante di questa piccola grande donna. Le sue parole vengono fuori come acqua di sorgente, il suo esile corpo giganteggia. Lei racconta e racconta, che ormai la timidezza è passata, e ti sembra di vederli i personaggi della sua vita, mentre i tuoi problemi diventano piccoli piccoli che spariscono, anzi pensi “come sono fortunata”; e quella che si preoccupa dell’abbronzatura: vai in Ruanda vedrai come ti abbronzi! e quell’altro che non sa dove andare in vacanza; e la Borsa con annessi e connessi, gliela darei io una passata di Ruanda anche a loro! dice che bruciano miliardi quando calano a picco: io saprei dove metterli quei miliardi, altro che “bruciarli”!

Poveri microbi che siamo, in confronto a chi dedica la sua vita a quei derelitti di cui nessun altro si cura! Mi raccomanda di pregare per loro quando ci salutiamo: abbiamo bisogno ma noi delle sue preghiere!

Esco e mi sembra di volare: forse un po’ di polvere di cielo mi è rimasta addosso: dopotutto, ho conosciuto un angelo: un angelo con la quinta elementare.

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