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Suoni armonici

I suoni armonici da "The craft of musical composition" di Paul Hindemith

L’ottava

Anche la più semplice attività musicale, non influenzata da educazione o esperienza – la musica dei selvaggi, o i primi tentativi di cavar fuori suoni da un osso cavo o da una zampogna – deve far uso di alcune progressioni di intervalli costituite di solito da una successione di suoni congiunti. Il musicista primitivo, esprimendo in modo diretto il suo stato d’animo, non sarà stato interessato come prima cosa all’esatta distanza fra i suoni. Non finché una considerevole esperienza non abbia allargato il campo della sua conoscenza e sollevato il livello delle sue ambizioni facendogli sentire il bisogno di fare ordine nel lussureggiante e selvaggio territorio tonale.
Si sarà poi capito che certi intervalli hanno lo stesso effetto su tutte le persone: anche un uomo del più basso livello di civiltà quando sente l’intervallo di ottava, capisce che la nota superiore è l’immagine più acuta di quella inferiore. Di conseguenza, in tutti i sistemi tonali conosciuti i modelli di scala, con poche eccezioni, sono racchiusi nello spazio fra due suoni distanti un’ottava.

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