Sì, va be’, ormai anche i muri la sanno, la frase famosa “io insegnerò tutto fuorché musica”… infatti è una vita che insegno. Musica. E di una cosa mi sono convinta: si può imparare a suonare quando uno meno se l’aspetta; magari non si diventerà un concertista famoso, ma vuoi mettere saper interpretare quegli strani segni e tradurli in movimenti delle dita e in suoni? Un po’ come parlare correttamente il sanscrito!
Suono Subito e Carillon – di Franco Bignotto
Suono subito e dintorni
Il Franco a cui mi riferisco è il Maestro Franco Bignotto, che purtroppo non è più tra noi anche se le sue opere rimangono, eccome.
Me ne parlò una prima volta il direttore della Ricordi, quando in una lettera (le mail ancora da venire) gli facevo presente che il “Suono subito” era un peccato lasciarlo in edicola. Lo seppi dopo, che la missiva era stata letta in consiglio di amministrazione, e a qualcuno la bocca era andata da un orecchio all’altro. Io ero ancora presa dalla mia ricerca didattica. Da sola, con i colleghi pronti a definirmi un “barone” dell’educazione musicale, ma quando io prontamente gli chiedevo di lavorare insieme che non vedevo l’ora, scappavano tutti a gambe levate.
Lezioni di pianoforte online
Lezioni di pianoforte online
Si può, insegnare musica a distanza, con lezioni individuali e personalizzate, adattate cioè alle singole esigenze: chi vuole arrivare fino a un certo punto, chi preferisce un programma classico e chi uno più moderno; a qualcuno interessa scoprire come si è formato il nostro sistema musicale… insomma lo scopo di queste lezioni è raggiungere l’obiettivo che si prefissa ogni singolo allievo. E ricordatevi che davvero, “non è mai troppo tardi”.
Imparare a suonare il pianoforte
Imparare a suonare il pianoforte
Imparare a suonare il pianoforte, o anche un altro strumento (ma io di questo parlo perché è il mio strumento principale), sembra un’impresa prima di tutto adatta solo a un pubblico di giovani, per non dire “bambini”: pensate che da un mio allievo trentenne a Lucca mi sono sentita dire “sono troppo vecchio”… Non gli ho riso sguaiatamente in faccia per non offenderlo, perché mi vedevo tutti in fila gli adulti che mi sono passati davanti in tutta la mia vita di insegnante. Anche ultraottantenni, ne ho avuti, e ne serbo un ricordo meraviglioso. E dovreste vedere lo sguardo di incommensurabile felicità, quando si accorgono di riuscire a suonare! È quello sguardo stracolmo di sentimenti variopinti che dà una ragione alla mia passione per la didattica.